Reiki

reiki

Il Reiki, ovvero l’energia al servizio dell’anima. Un metodo semplice ma potente di autotrattamento e di trattamento energetico attraverso l’uso delle mani (Reiki di 1° livello) e della mente (Reiki di 2° livello). Il Reiki consente di riequilibrare l’energia a livello fisico, mentale, emotivo e spirituale.

E’ una coccola, un tocco leggero e gentile e armonioso che ci permette di incontrare noi stessi e gli altri con una modalità diversa, non verbale, da cuore a cuore, in assenza di giudizio.

Trattamenti individuali della durata di un’ora.

Corsi di 1° e 2° livello.

BREVE PREMESSA

Sul Reiki tutto è stato già detto, talvolta anche troppo, e la quantità di informazioni oggi fruibili è illimitata.

Cosa dire allora di nuovo? Come evitare inevitabili ripetizioni? Impossibile.

Consapevole di ciò, in queste pagine mi limiterò a condividere succintamente quello che la mia mente e, soprattutto, il mio cuore nel corso degli anni hanno imparato sull’energia universale, Reiki appunto, sulle sue possibili applicazioni e sui suoi innegabili benefici nonché sulla struttura sottile dell’essere umano.

Una parola più di ogni altra urge e preme ed è grazie.

E’ con gratitudine che penso al Reiki, per il bene e l’amore che nel mio viaggio interiore ho ricevuto.

E’ con gratitudine che accolgo chi desidera sperimentare il Reiki quale strumento di crescita umana e spirituale.

Grazie dunque e … buon viaggio.

Monica

REIKI O ENERGIA UNIVERSALE

Se vuoi guarire il tuo corpo,

prima devi sanare la tua anima

Platone

Fin dall’antichità, le diverse civiltà hanno riconosciuto l’esistenza di un’energia che riempie e pervade l’universo, diverso è solo il nome attribuitole: Prana dagli Indù, Ka dagli Egizi, Chi dai Cinesi, Wakan dai Sioux, Baraka dai Sufi, Forza guaritrice della natura da Ippocrate e Spirito Santo dai Cristiani.

Nel 19° secolo, il giapponese Mikao Usui le diede il nome di Reiki, ovvero REI- KI, l’unione di REI energia universale e KI energia personale.

A questo proposito, trascrivo solo la parte conclusiva della lunga ricerca dell’energia guaritrice intrapresa da Mikao Usui con le parole di Takata, terza Maestra di Reiki, colei che portò e diffuse questo metodo di guarigione in Occidente:

“Con un otre di pelle di capra pieno d’acqua come unica provvista, Mikao Usui salì il monte Kurayama; qui trovò un pino con un ruscello a portata di orecchio e si sedette in meditazione. Davanti a sé mise ventun pietre, e ogni giorno, all’alba, ne gettava via una. Lesse i Sutra, canto, pregò e meditò.

Alle prime ore del ventunesimo giorno, nel momento più buio della notte, quando non erano visibili né la luna né le stelle, concluse la sua meditazione. Aprì gli occhi e guardò il cielo buio pensando che fosse l’ultima opportunità di trovare la risposta che era andato cercando in tutti quegli anni.

Vide dei lampi di luce, una luce si mosse velocissima verso di lui e lo colpì sulla fronte. Ricadde all’indietro e perse conoscenza. Era come morto. Ebbe una visione: milioni di bolle dei colori dell’arcobaleno danzavano di fronte a lui. Poi il colore rosso venne da destra, e muovendosi verso sinistra, riempì tutto il cielo, poi svanì. Poi vennero l’arancione, il giallo, il verde, il blu, l’indaco, tutto il cielo era un arcobaleno di colori. L’ultimo colore fu il bianco e formò uno schermo di fronte a lui. Apparvero delle cose che aveva studiato in sanscrito a lettere d’oro e poi fu la volta dei simboli dorati. Egli giunse anche alla comprensione del significato e dell’utilizzo di questi simboli……”

Il Reiki è un’energia molto sottile che armonizza tutti i livelli dell’essere umano: fisico, emotivo, mentale e spirituale.

E’ un metodo dolce, rispettoso, ma allo stesso tempo potente e efficace, che permette di sciogliere i blocchi che ostruiscono il corretto funzionamento dei chakra. Ricordiamo che la malattia prima si manifesta a livello sottile, nella nostra aura, e solo in un secondo momento nel corpo fisico. Da qui l’importanza della prevenzione e dell’attenzione al nostro essere.

Senza sostituirsi assolutamente alla terapia medica tradizionale, il Reiki sostiene il processo di guarigione.

Il Reiki non richiede competenze particolari, è sufficiente il tocco delle mani e l’energia si trasmette come una carezza, una coccola per il corpo e l’anima. Il Reiki consente di contattare se stessi e gli altri a partire da un’ottica diversa da quella abituale della fretta, dell’impazienza, della critica e del giudizio. Il Reiki consente di contattare se stessi e gli altri a partire dal cuore. Le mani, mezzo di trasmissione dell’energia universale, rappresentano infatti le ali del cuore e veicolano una vibrazione sottile e gentile che non invade ma riempie di calore e cura.

Il Reiki può diventare un canale anche di comunicazione non verbale, quando la parola diventa difficile, se non impossibile, con il tocco delle mani possiamo parlare direttamente all’anima dell’altro e comunicare ciò che spesso rimane chiuso dentro di noi.

Entrando in contatto da cuore a cuore si spalancano nuovi mondi, si creano aperture inimmaginabili e l’energia del Reiki e quella dell’amore fluiscono assieme superando ostacoli relazionali talvolta altrimenti ingestibili.

Fare dei trattamenti di Reiki alle persone care ci consente di ascoltarle in silenzio, di comprenderle dentro di noi, di portarle in noi, eliminando le barriere costituite dai ruoli. Così il genitore diventa figlio e il figlio genitore, espandendo oltre il  noto e il consueto un rapporto stretto, privilegiato ma talvolta difficile. Il Reiki mi ha consentito di conoscere davvero mio figlio Francesco, di imparare da lui tante cose, di ascoltarlo come un Maestro.

Per questo torno a dire che il Reiki diventa uno strumento semplice, facile ma concreto di crescita a tutti i livelli.

A proposito di livelli, il Reiki ne prevede tre.

Primo livello: con l’attivazione del primo livello vengono aperti i canali energetici del corpo e l’energia universale può scorrerci dentro. Noi diventiamo dei canali di Reiki, dei mezzi attraverso cui questa energia può passare. Vengono trasmessi gli insegnamenti che servono a praticare Reiki su di sé, sugli altri, sugli animali e sulle piante e anche su cose e situazioni.

Secondo livello: con l’attivazione del secondo livello, è possibile la trasmissione del Reiki a distanza, utilizzando i simboli ricevuti da Mikao Usui nella sua visione. Anche a questo livello, l’uso del Reiki consente ardite sperimentazioni, consente di essere davvero uno con tutti, potendo inviare amorevolmente energia sottile tutto intorno a noi

Terzo livello: con l’attivazione del terzo livello, diventiamo maestri Reiki e possiamo trasmettere gli insegnamenti e effettuare le attivazioni.

I TRATTAMENTI REIKI 

Il trattamento Reiki come già detto, non richiede alcuna competenza o abilità particolare, è sufficiente l’attivazione del 1° livello.

Il Reiki può essere trasmesso su qualunque parte del corpo per il tempo necessario. Non esistono controindicazioni, il Reiki NON PUO’ FARE ALCUN DANNO.

Durante i trattamenti le mani devono rimanere nella posizione per una durata minima di 3 minuti; tale durata varia in base alla situazione, una zona dolente può essere trattata molto più a lungo, anche per un’ora o più.

Il Reiki viene trasmesso all’area trattata, a livello fisico e sottile, passa infatti anche nei chakra e nei canali collegati.

Il Reiki richiede dei tempi più lunghi di una pastiglia, ma la costanza è sempre premiata.

A mio avviso, l’atteggiamento da tenere rispetto ad una situazione difficile, ad una malattia del corpo o dello spirito, è quella di limitarsi semplicemente a mettere l’energia a disposizione dell’anima di chi la riceve e anche della nostra.

Durante i trattamenti è bene che sia chi trasmette che chi riceve si tolga tutti gli oggetti di metallo che indossa perché il metallo assorbe l’energia.

Alcune precauzioni:

1)                Il Reiki può interferire con l’anestesia, quindi prima di fare trattamenti è necessario che sia terminato l’effetto della stessa.

2)              In caso di persone con problemi a livello cardiaco, evitare di trattare la zona del cuore perché l’eventuale movimento di energia potrebbe causare timore in chi la riceve.

3)              In caso di fratture, prima di trattare la zona attendere l’intervento del medico. Il Reiki infatti, accelerando il processo di guarigione, potrebbe aiutare una calcificazione dell’osso in posizione scorretta. Si può successivamente dare Reiki attraverso il gesso.

4)             In caso di persone diabetiche, invitatele a controllare il tasso di glicemia con regolarità.

5)        In caso di ferite o zone molto dolenti, tenere le mani leggermente sollevate.

Il Reiki aiuta molto l’eliminazione delle tossine, è buona norma pertanto invitare le persone a bere molta acqua.

E’ possibile che si verifichino, successivamente ai trattamenti Reiki, delle crisi di guarigione, con un momentaneo peggioramento della situazione. Tuttavia poi la situazione tende a migliorare.

Al termine di ogni trattamento si accarezza l’aura per tre volte per chiudere il contatto energetico con la persona trattata.

TRATTAMENTI AI BAMBINI

Il Reiki si rivela un ottimo strumento di contatto e di scambio energetico e d’amore con i bambini. Essi, privi degli schemi mentali che imprigionano noi adulti, sono liberi di ricevere questa coccola di energia senza alcun pregiudizio, senza alcuna barriera. E dal contatto delle mani e del cuore, si disegnano nuovi contorni della vita quotidiana con i nostri figli o con i nostri nipoti o con i bambini che ci vengono incontro. Il Reiki aiuta il bambino quando è agitato, di malumore, non dorme o si è fatto male o i neonati quando sono afflitti dalle coliche.
Non vi sono controindicazioni nel trattare i bambini che possiedono una saggezza interiore molto spiccata e sanno quando hanno ricevuto abbastanza energia. Come accade con gli animali, sono in grado di farci capire quando smettere il trattamento. Bisogna scendere nel loro cuore e ascoltarlo.
I bambini hanno un’energia molto vivace e i trattamenti di conseguenza saranno brevi (a seconda dell’età anche di pochi minuti). Per i neonati e fino ai 3 anni, 5 minuti di trattamento sono più che sufficienti. Dai 3 ai 5 anni vanno bene 10 minuti. Dai 5 ai 10 anni da 10 a 20 minuti. Dopo i 10 anni si trattano col Reiki quasi come se fossero adulti. Queste sono naturalmente delle indicazioni di massima, poi bisogna far parlare le mani e sensibilizzarsi sul bambino e le sue necessità.

Per quanto concerne la possibilità di iniziare i bambini al Reiki non ci sono controindicazioni: si può diventare canale Reiki a qualsiasi età. A questo proposito è bene ascoltare il bambino e non altri. Solo lui saprà dire con certezza se è una cosa buona per la sua vita, sempre senza forzature.

TRATTAMENTI AGLI ANIMALI

Gli amici animali ricevono volentieri Reiki. Sanno riconoscere l’amore con cui ci avviciniamo a loro e sono inclini a riceverlo. Di norma sono necessari dei tempi di trattamento molto ridotti. I gatti scappano via più velocemente dei cani,  non dobbiamo forzare l’animale a ricevere, lui sa meglio di noi quando è il caso di smettere.

In caso le cure mediche e i trattamenti non diano gli effetti sperati e il nostro animale sia in fin di vita, non dovremmo vivere ciò come una sconfitta ma, come un mio amico gatto mi ha insegnato, solo come un apprendimento e accompagnarlo con amore nel suo viaggio.

E ricordarci sempre che è bene limitarsi semplicemente a mettere l’energia a disposizione dell’anima…

TRATTAMENTO AI FARMACI

Con il Reiki di Primo Livello possiamo trattare efficacemente i farmaci che fanno bene da un lato e certo male dall’altro. Il trattamento Reiki migliora l’azione specifica e mirata del principio attivo del farmaco (anche attraverso la trasmissione del proprio intento affidata alle mani che irradiano), ne riduce notevolmente gli effetti collaterali e mette in risonanza il medicamento proprio con la stessa energia (Reiki) con cui siamo già in risonanza, favorendone l’assimilabilità e la digeribilità. Affinché tali effetti positivi si realizzino veramente è necessario trattare il farmaco con il Primo Livello Reiki almeno tre quarti d’ora. Possiamo trattare direttamente l’intera scatola di medicinali mentre facciamo altre cose, come leggere o guardare la televisione. Ogni tanto è bene esprimere mentalmente l’intento che il farmaco lavori per il nostro massimo benessere e che venga completamente purificato. Si può anche visualizzare una splendida luce che esce dalle nostre mani e inonda il medicamento.

Con il Reiki possiamo similmente trattare piante, semi, bulbi, cibo, cristalli, situazioni ecc. dando libero sfogo alla nostra fantasia…

L’AUTOTRATTAMENTO

Si consiglia di fare questo trattamento due volte al giorno, la mattina prima di alzarsi e la sera prima di addormentarsi. Con l’autotrattamento inizia il viaggio che ci porta dentro di noi, verso un’effettiva guarigione dell’anima e del corpo. L’energia dolce del Reiki rimuovendo i blocchi fa emergere talenti naturali silenti e ci consente di vederci con occhi nuovi, di scoprirci nuovi ogni giorno perché il viaggio continua…

IL TRATTAMENTO COMPLETO

Questo trattamento lavora in maniera precisa e accurata su tutto il corpo.

All’inizio si consigliano 4 trattamenti consecutivi. In tal modo, infatti, il processo va in profondità e si avvia l’armonizzazione delle energie.

Alla fine del trattamento, che dura circa un’ora, è bene invitare la persona a sdraiarsi sul fianco destro in posizione fetale per alcuni istanti.

IL TRATTAMENTO VELOCE

Questo trattamento viene effettuato in situazioni in cui si ha poco tempo a disposizione o nei casi di emergenza. In quest’ultimo caso si può omettere la centratura al cuore.

La persona trattata può restare in piedi, seduta, in ginocchio o sdraiata sul fianco destro in caso di svenimento. Ogni posizione viene tenuta per un minuto, un minuto e mezzo e ciò apporta una notevole ricarica e riequilibrio energetico ai 7 chakra. Il tempo ridotto, dimezzato, si deve al fatto che lavoriamo contemporaneamente sulla parte anteriore e posteriore del chakra.